Come curare, trattare e prevenire la candida vaginale

Scopri i consigli di Meclon, i rimedi per la candida vaginale e gli accorgimenti da adottare per prevenire il disturbo.

Come curare, trattare e prevenire la candida vaginale

Come curare la candida

Dopo che lo specialista, osservando il quadro clinico, ha accertato la presenza di un’infezione da candida, si passa tempestivamente alle terapie.

Ma come si può curare la candida? Principalmente con farmaci ad azione antimicotica. Quelli maggiormente impiegati contro la candida vulvo-vaginale sono gli azolici, in particolare i derivati dell’imidazolo (ad esempio il clotrimazolo) e i triazoli (tipo il fluconazolo). Nei casi di candidosi non complicate, il medico può raccomandare formulazioni topiche, quindi pomate, ovuli, soluzioni o gel medicati. La tipologia di farmaco, la posologia e la via di somministrazione, comunque, sono stabilite dallo specialista su base individuale. Nei casi più severi, invece, può optare anche per una terapia antimicotica per bocca, sempre definendo modalità e tempistiche per ogni singola paziente. Spesso, per evitare il cosiddetto “effetto ping-pong”, rappresentato dal passaggio dell’infezione dal partner non trattato all’altro mediante rapporti sessuali, il medico può decidere di prescrivere la terapia antimicotica a entrambi, anche se uno dei due non ha ancora manifestato i sintomi.

Trattamenti e farmaci per la candida

Si può curare in modo selettivo una candidosi con la somministrazione esclusiva di un farmaco ad azione antimicotica, anche quando si è certi dell’agente patogeno che ha causato l’infezione, potrebbe provocare un’alterazione dell’ambiente vaginale e favorire l’insorgenza anche di infezioni batteriche. Per questo motivo, può essere utilizzato un rimedio terapeutico ad ampio spettro per il trattamento della candidosi. Un esempio è rappresentato da Meclon, un farmaco che contiene un’associazione unica di due principi attivi: un antimicotico (clotrimazolo) e un antibatterico (metronidazolo). Diversi studi hanno dimostrato che l’associazione topica di clotrimazolo e metronidazolo è in grado di ampliare lo spettro d’azione antimicrobico, potenziare l’attività antimicotica e antibatterica, abolire o ritardare fenomeni di resistenza ai farmaci e favorire di conseguenza il ripristino dell’equilibrio dell’ecosistema vaginale. Meclon può essere usato anche dalle donne in gravidanza, sotto il diretto controllo del medico e solo in caso di effettiva necessità.

Candida e stili di vita

Anche lo stile di vita, l’igiene personale e le norme comportamentali possono modificare e danneggiare il microbiota vaginale, favorendo l’insorgenza di infezioni, tra le quali la candida.
L’alimentazione, ad esempio, svolge un ruolo cruciale. I microorganismi come, appunto, la Candida albicans, si nutrono di zuccheri, quindi una dieta particolarmente ricca di dolci, succhi di frutta, prodotti industriali e da forno, lievitati e bevande zuccherate e alcoliche può portare a una proliferazione fungina e a un’alterazione dell’ecosistema vaginale.

Il fumo di sigaretta, l’inquinamento atmosferico e lo stress psico-fisico, inoltre, influenzano negativamente il sistema immunitario dell’individuo, aumentando il rischio di infezioni da candida.
L’igiene personale deve essere quotidiana e scrupolosa ma non deve alterare l’equilibrio vaginale: detergenti intimi troppo aggressivi, contenenti profumazioni o altre sostanze allergizzanti, possono irritare la pelle e le mucose. Anche la biancheria intima sintetica non traspirante può favorire la proliferazione di funghi e batteri, soprattutto nelle donne già predisposte o che non seguono uno stile di vita particolarmente sano.

Come prevenire la candida

Alla luce di quanto detto, si possono mettere in atto alcuni accorgimenti per prevenire la candida. Per quanto riguarda gli stili di vita, bisognerebbe moderare il consumo di zuccheri, soprattutto nei casi di candida recidiva.

Limitare, quindi, dolciumi, bevande alcoliche e zuccherate, succhi, pane, pasta e frutta particolarmente zuccherina, come uva, fichi, cachi, banane, e frutta secca e candita. Da consumare con moderazione anche cioccolato, caffè, fritti, spezie, cibi piccanti.

Tra i cibi da mangiare per prevenire la candida ci sono verdura, frutta non zuccherina, cereali integrali, carne bianca, pesce, uova, latticini (ad esclusione di formaggi stagionati). Bisogna ricordarsi di bere almeno due litri di acqua al giorno, anche in inverno, per mantenere ben idratate le mucose e favorire la motilità intestinale; praticare costante attività fisica; preferire biancheria intima in cotone, traspirante e non troppo aderente ed evitare capi in nylon, pizzo e microfibra.

Dopo aver praticato sport o aver fatto il bagno in mare o in piscina, è sempre meglio sostituire gli indumenti umidi o addirittura bagnati, per evitare che si creino le condizioni ideali per la proliferazione di batteri e funghi.

Non fumare è un imperativo sempre valido, per prevenire non solo malattie oncologiche, polmonari, cardiovascolari ma anche infezioni di tipo fungino, come la candidosi.

Per quanto riguarda l’igiene intima, si consiglia di utilizzare detergenti acidi, quindi con pH 4, privi di profumazioni o sostanze allergizzanti, per evitare di irritare la mucosa vaginale.

Limitare fortemente anche l’uso di lavande vaginali che, seppur diano una sensazione di sollievo, contribuiscono comunque a irritare la mucosa. In caso di rapporti sessuali occasionali o qualora siano presenti segnali che facciano sospettare una candidosi, è sempre bene utilizzare l’uso del preservativo.

Fattori di rischio nella candida vaginale

La candida è un fungo che risiede nell’ecosistema genitale (e non solo) senza provocare alcun disturbo. A favorire la sua proliferazione, che può tradursi in un’infezione sintomatica, sono alcuni fattori di rischio. Le terapie antibatteriche, non accompagnate dall’assunzione di fermenti lattici per tutta la durata del trattamento in questione, possono non solo abbassare le difese immunitarie ma anche creare uno squilibrio tra i lattobacilli che popolano l’ambiente vaginale. Anche l’uso di contraccettivi orali e le variazioni ormonali che si verificano durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa possono favorire la comparsa della candidosi. Tra i fattori di rischio della candida c’è anche il calo delle difese immunitarie causato da stress psico-fisico, patologie croniche, malattie autoimmuni, infezioni virali, trattamenti che impattano sul sistema di difesa dell’organismo, come ad esempio la radioterapia o la chemioterapia.

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